Tradizionalmente il turismo ad Istanbul è in larga parte orientato, com’è logico che sia, alla storia ed alla cultura. Il passato multiculturale della città ha lasciato profonde tracce sull’architettura e sullo stile di vita dei suoi abitanti; per questo motivo un turista è primariamente attratto da tali aspetti. Mentre l’industria del turismo continua a voler ammassare i turisti tutti nella penisola storica di Sultanahmet, il resto della città affronta rapidi ed enormi cambiamenti.
Le grandi multinazionali e le società di investimento sono molto attratte dalla possibilità di vedere remunerati i loro capitali in una città con una popolazione così numerosa come Istanbul, peraltro avendo il pieno appoggio da parte del governo turco, perciò non è una sorpresa che negli ultimi 10 anni il settore edilizio sia cresciuto a livelli esponenziali diventando di gran lunga il maggior business in Turchia.
Come risultato, alcuni nuovi quartieri si stanno sviluppando in maniera rapidissima per cause diverse. Bayrampaşa, per esempio, è il nuovo quartiere in cui negli ultimi anni stanno nascendo numerosi centri commerciali e residences. La parte più esterna del quartiere, che è una zona industriale, sta poco a poco entrando a far parte della zona urbana. Güneşli è diventato il centro in cui sono raggruppati maggiormente gli outlet, Levent si sta sviluppando ad un ritmo incredibile, con grattacieli che spuntano come funghi, e sta diventando il centro finanziario della città. Galata, Tarlabaşı e Tophane sono andati incontro ad un processo di gentrificazione, causando molti dibattiti riguardo i progetti di restauro dato che sono zone protette.
Al contempo sono diventate importanti alcune aree, immerse nel verde, in cui i più benestanti possono scappare dai ritmi frenetici della città. Per questo Florya, Kemerburgaz e Zekeriyaköy sono adesso zone ambite e traboccanti di grandi ville. Nella parte asiatica di Istanbul, i quartieri di Pendik e Kartal si possono considerare già due piccole città a sè stanti.
Probabilmente, insieme ai residence di lusso, gli shopping center sono gli edifici più gettonati degli ultimi anni. Si calcola che ad Istanbul ci siano 54 shopping centers ed il numero è destinato a superare i 100 in breve tempo (questo causerebbe una grave crisi dei piccoli negozi quindi speriamo che il processo si fermi).
Ma non è tanto il numero ad impressionare, quanto le dimensioni, si è aperta una specie di gara a chi costruisce lo shopping center più grande, quello più alto, quello più largo, al punto che Istanbul ormai possiede tutti questi record a livello europeo. Per dare un’idea basta pensare che gli shopping center più grandi d’Italia (attualmente Euroma2 a Roma ed Etnapolis a Catania) hanno al loro interno circa 200 negozi su una superficie di 200mila mq. Mentre ad esempio Cevahir ad Istanbul possiede 450 negozi più una sessantina di ristoranti e Forum Istanbul si sviluppa su una superficie di 450mila mq. E sono circa 6 i centri commerciali delle stesse enormi proporzioni! E’ normale che molti europei in visita ad Istanbul rimangano impressionati da tali dimensioni.
Detto questo vogliamo puntare l’attenzione sull’Istanbul Shopping Fest che si sta svolgendo in questi giorni. E’ una chiara manifestazione della volontà di trasformare Istanbul in una delle capitali dello shopping, e si sta sicuramente riuscendo nell’intento. Il festival è cominciato il 18 marzo e durerà fino al 26 aprile, 40 giorni e 40 notti. Obiettivo del festival è ovviamente quello di invogliare gli acquisti tramite offerte speciali, premi, regali, feste, aperture straordinarie notturne, concerti e manifestazioni.
Piaccia o non piaccia, questi sono i luoghi in cui la gente del XXI secolo ama passare il tempo, fare spese, mangiare, andare al cinema o socializzare, ed Istanbul non fa certo eccezione. Ciò significa che se vogliamo un’immagine completa della città non bisogna sottovalutare alcune moderne realtà. Forse visitando questi enormi centri commerciali si può capire facilmente come il Bazar delle Spezie ed il Gran Bazar siano al giorno d’oggi delle attrazioni turistiche non solo per i milioni di turisti stranieri ma ormai anche per gli stessi abitanti di Istanbul.
Da sempre la Turchia si è contraddistinta per la qualità delle sue industrie tessili e per l’artigianato di gioielli, non è un mistero che molte importanti marche europee (ed anche italiane) producano i loro prodotti qui. Affianco quindi a tutti i brand internazionali più famosi si trovano molte marche turche che offrono prodotti di altissima qualità ad un prezzo assai competitivo. Ad esempio Mavi Jeans, Fabrika, Vakko, Beymen, Arzu Kaprol, Efor, Gizia, Machka, Roman, per quanto riguarda i vestiti; Derimod, Desa e Matraş, per i prodotti in cuoio; Altınbaş e Atasay per la gioielleria; Hotiç e Beta per le calzature, Paşabahçe per il vetro e la porcellana.
Ecco un breve elenco di centri commerciali e strade dello shopping che potete visitare se siete interessati a fare acquisti:
Shopping Centers
1. Kanyon
2. Cevahir
3. İstinye Park
4. City’s
5. Forum İstanbul
Strade dello shopping:
1. İstiklal Caddesi (Beyoğlu)
2. Bağdat Caddesi (Kadıköy)
3. Abdi Ipekçi (Nişantaşı)
4. Sultanahmet Meydanı (Sultanahmet)
Il sito di riferimento del Festival con le iniziative giorno per giorno: Istanbulshoppingfest.org
Molto chiaro nelle descrizioni ,ottimi consigli Bravi !!
Salve a tutti,
a Pasqua sarò a Istanbul e volevo approfittarne per fare un giretto nei due centri commerciali, Kanyon e Cevahir. Volevo capire qual è il modo più semplice e comodo per arrivare avendo come punto di partenza Taksim o Sultanahmet.
Salve a tutti:)
Vorrei chidere se sapete per caso i prezzi e il catalogo dello stilista turco Arzo Kaprol. Vorrei scrivere di lui per i miei lettori polacchi e non posso trovare queste informazioni da nessuna parte.
Grazie.
I.
Ciao Can e Ozke, sono appena tornata dalla mia quarta visita di Istanbul! A luglio avevo visitato con voi i quartieri di Balat e Fatih e Fener, questa volta ho visitato la parte asiatica con Jacopo. Molto bella sopratutto la zona del mercato di Kadiköy é fantastastica! A proposito di shopping potrei consigliare due posti: il primo é un negozio dove si trovano gioielli fatti con i fili d’argento e oro secondo la tradizione anatolica. Non é molto economico, ma sicuramente si trovano cose molto esclusive. É un piccolo negozio nella zona di Kuzguncuk si chiama Nilgün Berber (www.nilgunberber.com). L’altro é il negozio di sciarpe nel bazar, dove lavora un mio caro amico: l’ho consigliato a delle persone durante la gita del 10 ottobre che cercavano un negozio di sciarpe/pashmine e so che si sono trovati molto bene. Il negozio si chiama Last Ottoman e si trova nel bazar in Keseciler cad. No. 9 lui si chiama Ayman e parla anche italiano. Non perché é un mio amico, ma riesce a consigliare bene ed é onesto. Ultima cosa: ho visitato il centro commerciale Kanyon é mie é piaciuto molto, ha una struttura architettonica molto particolare! Complimenti per il blog e… Leggi il resto »
Ciao Can e Ozke,
io e mia moglie siamo stati ad Istanbul dall’8 all’11 marzo.Abbiamo effettuato il vs giro città nei quartieri meno noti con Jacopo e ci è piaciuto.Il sito ci è stato utile ed è fatto benissimo. Un paio di commenti: primo , verificate per favore se esiste una carta musei per poter accedere pagando un unico ticket a tutte le strutture più importanti (noi abbiamo speso 170lire turche cioè circa70/75 euro). Il secondo riguarda i ristoranti: ottimo anche se semplice ed informale il Ciya Sofrasi, molto buono il Nar Lokantasi vicino alla colonna bruciata( un po’ più ricercato, è all’interno di un centro commerciale e difficile da trovare)entrambi con conti tra le 80 e le 100 lire in due senza vino (33/42 euro).L’altro ristorante il Mabtah. all’interno di un Hotel presso santa Sofia era un po’ più caro e lascia un po’ perplessi perchè il menù è vasto , con vecchi piatti della cucina ottomana, e ci si orienta non facilmente. Personale sempre getilissimo e premuroso.Abbiamo dormito all’Ottoman Park Hotel, 4 stelle, carino, pulito,7/800 metri da Sultanhamet, personale gentile per 65 euro a notte.
Spero di esservi stato utile
Marco