Il nostro blog fornisce informazioni molto specifiche per tutto ciò che riguarda l’organizzazione di un viaggio a Istanbul. Nella nostra sezione Guida di Istanbul scendiamo nei dettagli su questioni fondamentali come le migliori zone in cui alloggiare, i migliori ristoranti, il trasporto pubblico e quant’altro. Se siete già in fase di organizzazione avanzata del vostro viaggio vi consigliamo quindi di girare bene le varie sezioni del nostro blog.
L’elenco che segue è invece un piccolo riassunto, certamente non onnicomprensivo, delle cose più importanti da vedere a Istanbul. Può essere utile per farsi un’idea iniziale oppure come schema di base da tenere a mente per sapere quali sono le attrazioni imperdibili di Istanbul.
Ricordiamo a tutti la possibilità di effettuare visite guidate con le nostre guide, il modo migliore per ottimizzare il tempo a disposizione e per visitare i quartieri più caratteristici che solitamente purtroppo non vengono visitati in autonomia.
Come detto, le descrizioni sono sommarie, per avere informazioni più dettagliate vi basterà seguire i link.
Santa Sofia
La Basilica di Santa Sofia (Aya Sofia in turco, Hagia Sophia in greco) è il gioiello dell’architettura bizantina, dedicata alla Divina Sapienza. Porta splendidamente i suoi quasi 1500 anni d’età, fu trasformata in moschea, per volere di Mehmet II, durante la presa della città da parte degli Ottomani nel 1453. Oggi, dopo essere stata museo per quasi 90 anni è tornata ad essere una moschea. Rimane uno dei luoghi più suggestivi da visitare per tutti i turisti che vengono per la prima volta a Istanbul e decidono di visitare l’area di Sultanahmet. Per maggiori informazioni: Visitare Santa Sofia
Moschea Blu
Le cupole a cascata e i sei minareti sottili della Moschea di Sultanahmet (Sultanahmet Camii in turco), meglio conosciuta come la “Moschea Blu”, dominano lo skyline di Istanbul. Una delle caratteristiche più notevoli della Moschea Blu è visibile da molto lontano: i suoi sei minareti. Si tratta di una caratteristica singolare, in quanto la maggior parte delle moschee ne hanno quattro, due, o anche solo uno. Nessun elemento esterno è blu, il nome deriva dalle maioliche blu all’interno, che tappezzano l’altissimo soffitto illuminato da 260 finestre. Fu la prima moschea imperiale costruita ad Istanbul dopo la moschea di Solimano. Per maggiori informazioni: Visitare la Moschea Blu
Palazzo Topkapi
Topkapı, che in lingua turca significa “Porta del Cannone”, era la residenza dei sultani ottomani. Venne concluso nel 1478, venticinque anni dopo la presa di Costantinopoli da parte delle armate del sultano ottomano Mehmet II. All’interno del Serraglio abitarono ventisei dei trentasei sultani dell’Impero Ottomano, un insieme eterogeneo di chioschi, harem, corridoi, belvedere, ampi cortili abbelliti da giardini rigogliosi e fontane. Nel 1924 Topkapi venne trasformato in Museo, oggi i visitatori possono visitare solo una piccola parte di quella che poteva considerarsi a tutti gli effetti la cittadella imperiale. Per maggiori informazioni: Visitare Palazzo Topkapi
Moschea di Solimano
La Moschea Blu è senz’altro la più famosa di Istanbul, complice la sua posizione centralissima di fronte a Santa Sofia. Ma la Moschea di Solimano (Süleymaniye Camii in turco) la supera sicuramente in bellezza e per importanza storica. E’ la prima Moschea imperiale di Istanbul, costruita intorno al 1550 ed è l’opera più importante del grandissimo architetto Mimar Sinan, figura fondamentale dell’arte ottomana, paragonabile per genio e produttività ai grandi del Rinascimento italiano come Michelangelo o Leonardo da Vinci. La posizione a dominare il Corno d’Oro la rende iconica, dal cortile posteriore si può godere uno splendido panorama verso Eminönü e Galata, con il Bosforo sullo sfondo. Per maggiori informazioni: La Moschea di Solimano
Basilica Cisterna
La Basilica Cisterna, (in turco Yerebatan Sarnici che significa “il palazzo inghiottito”) è uno dei monumenti più visitati di Istanbul. È stata costruita dall’imperatore Costantino nel IV secolo e fu poi ampliata dall’imperatore Giustiniano nel 532. Scoperta per caso sul finire del XIX secolo la cisterna è stata sottoposta a ristrutturazione nel 1985 ed è stata aperta al pubblico solo nel settembre del 1987. Il serbatoio della Cisterna oggi si presenta come un enorme spazio sotterraneo in cui trovano spazio 336 colonne alte 9 metri e distanziate l’una dall’altra di 4,90 m. L’ambiente è ancora in ottimo stato conservativo, tanto da mantenere acqua sul fondo. Per maggiori informazioni: Visitare la Cisterna Basilica
Gran Bazar
Il Gran Bazar (in turco Kapalı çarşı, che significa “mercato coperto”) è uno dei più antichi e più grandi mercati coperti del mondo. E’ praticamente una piccola città con 18 porte di entrata, più di 4000 negozi e 60 strade. Il primo bazar fu costruito nel 1461 ed era tutto in legno, le transazioni inizialmente vertevano solo sulla lana e sulla seta ma poco a poco si aprì a tutti i tipi di commercio. Un tempo ogni settore commerciale aveva le sue vie delineate, ed ancora oggi i mercanti di tappeti, i gioiellieri, i mercanti di cuoio o di abiti sono raggruppati in specifiche sezioni. Al centro si trova il Bedesten, in cui si trovano oggetti di antiquariato, argenteria, orologi ed altri oggetti d’epoca. Al di là dei possibili acquisti, rimane ancora un luogo magico.
Bazar delle Spezie
Il nuovo Bazar delle spezie (in turco Mısır çarşısı, che significa “mercato egiziano”) venne costruito nel 1943 nel luogo in cui si trovava l’antico mercato delle spezie e dei profumi, nei pressi del porto di Eminönü. Si trova in posizione privilegiata, proprio di fronte al Ponte di Galata e dietro la maestosa Yeni Camii. Al giorno d’oggi i mercanti di spezie non sono più così numerosi, ma le sue vie profumate riescono comunque ad ammaliare. Le dimensioni ridotte non sono sicuramente paragonabili a quelle del Gran Bazar, si può visitare quindi in maniera piuttosto veloce. La zona di Tahtakale alle sue spalle è una sorta di continuazione del mercato all’aperto fra vie strette, assolutamente non turistica e molto gradevole da visitare.
Ponte di Galata
Sicuramente una delle icone di Istanbul, il Ponte di Galata (in turco Galata Köprüsü), collega il quartiere di Galata con quello di Eminönü, nella penisola storica, all’imbocco del Corno d’Oro. Il primo Ponte di Galata risale alla metà dell’800, ma in seguito fu ricostruito 4 volte fino alla storica versione del 1912, costruita da un’impresa tedesca, e rimasto nell’immaginario di molte generazione fino all’incendio del 1992 che l’ha gravemente danneggiato. La versione attuale è quindi piuttosto moderna, permette il transito automobilistico sui lati e quello tramviario al centro, con un passaggio pedonale su due livelli, ed i pittoreschi ristoranti sui due lati.
Torre di Galata
Uno dei simboli di Istanbul, La Torre di Galata (in turco Galata Kulesi) è l’eredità più grande lasciata dai mercanti genovesi, stabilitisi sulla collina di Pera, a nord del Corno d’Oro, a partire dal 1273. Per proteggersi da eventuali attacchi i genovesi circondarono la zona con una cinta fortificata in cima alla quale venne costruita una torre massiccia, che ha resistito fino ai giorni nostri. Dopo la conquista da parte degli ottomani diventò dapprima una prigione, ed in seguito un punto di osservazione per avvistare gli incendi, che affliggevano la città. Misura 60 metri d’altezza e dalla sua cima è possibile ammirare uno dei panorami più belli di Istanbul. La Torre è visitabile tutti i giorni e di sera si trasforma in ristorante.
Istiklal Caddesi
Istiklal Caddesi (che significa Viale dell’Indipendenza e fino al 1923 era chiamata in francese Grande Rue de Péra) è senza dubbio la strada più famosa della città, frequentata da circa un milione di persone ogni giorno e lunga un chilometro e mezzo. E’ una via pedonale affollata a tutte le ore del giorno e della notte, piena di negozi dei più grandi brand internazionali, ristoranti, librerie, gallerie d’arte, cinema, pub e night club. Può essere a tutti gli effetti considerata il vero centro di Istanbul. Storicamente è collegata alla presenza europea in città, per questo motivo sono numerose le chiese che si trovano lungo la via e molte sono anche le ex-ambasciate, ora trasformate in consolati (o in alberghi).
Fener e Balat
Tre quartieri davvero centrali per comprendere appieno la storia e la cultura di questa città, zone in cui i popoli e le religioni si sono nel tempo mescolati e sovrapposti, evidenziando e portando fino ai giorni nostri una straordinaria ricchezza di architetture, di monumenti religiosi, di colori e di prelibatezze gastronomiche. Questi quartieri si trovano all’interno delle mura della città vecchia, ad ovest di Eminönü e si affacciano sul Corno d’Oro. Sono fra le zone più ricche di storia, più affascinanti e caratteristiche di tutta Istanbul, per questi motivi infatti rientrano nella lista dei patrimoni dell’Unesco. Per maggiori informazioni: Visitare Fatih, Fener e Balat.
San Salvatore in Chora
Nei pressi delle mura Teodosiane si trova la Chiesa di San Salvatore in Chora (Kariye Müzesi in turco). Lo splendore dei suoi mosaici e dei suoi affreschi, non ha niente da invidiare allo splendore di Aya Sofia, si tratta senza dubbio di uno dei più importanti monumenti storici di Istanbul, straordinario esempio della perfezione stilistica bizantina. Risale al secolo XI ma i mosaici sono datati intorno al 1315. A seguito della conquista degli ottomani fu trasformata in Moschea, ma fortunatamente tutte le decorazioni interne non furono distrutte, bensì coperte con una semplice mano di calce, che le preservò nel tempo. Grazie a questo possiamo ammirarne la bellezza ancora oggi.
Torre di Leandro
La Torre di Leandro (in Turco Kız Kulesi che significa “Torre della ragazza”) è una torre che si trova su un minuscolo isolotto all’imbocco del Bosforo, di fronte alla costa di Üsküdar. Molte leggende riguardano l’origine della Torre, il nome turco si riferisce alla figlia di un sultano, rinchiusa nella Torre dal padre per proteggerla dal serpente che secondo un oracolo, l’avrebbe uccisa al compimento dei 18 anni. Il nome in italiano deriva invece erroneamente da un eroe della mitologia greca, Leandro, che innamoratosi della sacerdotessa Ero, la raggiungeva tutte le notti a nuoto attraversando uno stretto di mare, che nel mito era però lo stretto dei Dardanelli e non del Bosforo. La Torre nel 2000 è stata restaurata e trasformata in un ristorante. Per maggiori informazioni: Visitare il lato asiatico.
Palazzo Dolmabahçe
Palazzo Dolmabahçe (in turco Dolmabahçe Sarayı) è un immenso Palazzo ubicato sulla riva europea del Bosforo, nel quartiere di Beşiktaş, costruito intorno alla metà dell’800 per volere del sultano Abdülmecid I, che riteneva troppo antiquata la sede imperiale di Topkapi. Il palazzo ricorda le grandi regge europee per sfarzo e dimensioni, 285 stanze, 44 sale di ricevimento e ben 68 bagni! Lo stile è eclettico e contiene elementi barocchi, neoclassici e rococò. All’interno si sprecano le decorazioni in oro e in cristalli di Boemia, marmi, alabastri, mobili in mogano e tutto ciò che il lusso dell’epoca potesse prevedere. Si estende sul Bosforo per quasi un chilometro ed è chiaramente visitabile anche se purtroppo solo in minima parte.
Bosforo
Lo stretto del Bosforo (in turco İstanbul Boğazı) non è propriamente un’attrazione da vedere, in realtà è proprio impossibile da non vedere. E’ l’anima di Istanbul, la linea di mare che divide in due la città e separa il continente europeo da quello asiatico. La vista del Bosforo rende unica Istanbul con i suoi panorami mozzafiato, si estende per più di 30 chilometri e collega il Mar di Marmara a Sud con il Mar Nero a nord. E’ una presenza vissuta quotidianamente dagli abitanti di Istanbul, che lo attraversano ogni giorno a milioni grazie ai traghetti, ai ponti ed ultimamente ai tunnel sottomarini. Tanti sono i locali ed i ristoranti in riva al Bosforo, tanti i chilometri di possibili passeggiate sulla sua costa. Non ultima la possibilità di effettuare i famosi tour in barca per ammirare la città dal mare.
Ortaköy
La Moschea di Ortaköy a picco sul mare ed il ponte sullo sfondo, una delle immagini più famose di Istanbul in assoluto. Un elogio alla bellezza di questa città, la piazzetta di Ortaköy è sicuramente uno dei punti più romantici di Istanbul, passare da queste parti per sorseggiare un çay o mangiare un kumpir vale sempre la pena. Il quartiere all’interno è piccolo, autentico e grazioso, conserva anche la sua storia cosmopolita con la presenza di varie chiese e di una importante sinagoga. Si torva a nord di Beşiktaş e si può raggiungere facilmente con l’autobus, oppure a piedi passando davanti ad alcuni fra gli hotel più lussuosi della città, come ad esempio il Çırağan Kempinski ed il Four Season.
Buongiorno sarò ad instanbul con mio marito da venerdì 6 tardo pomeriggio a lunedì 9 mattina.Avendo poco tempo volevo organizzare un giorno di visita guidata ai monumenti principali del centro per sabato 7 o domenica 8 in italiano,anche nel caso unendoci ad un gruppo.Sarebbe possibile?costi?
Buongiorno,
complimenti per il vostro sito. Saremo ad Istanbul dal 10 al 15 Agosto. Ci piacerebbe visitare i tre quartieri orientali indicati più volte nel vostro blog come interessanti. Siamo in due. Ci contattereste per un preventivo e vostra disponibilità?
Salve la torre di galata si può salire a piedi o è obbligatorio l’ascensore?