Grazie

3428087897_e9f70782cf_om

Questo blog è nato poco più di un anno fa, quasi per gioco, e mai avremmo pensato che in così breve tempo sarebbe diventato uno dei principali punti di riferimento per gli italiani che vogliono visitare Istanbul.

Noi ci abbiamo messo tutta la nostra passione e tutto il nostro impegno, ma è grazie a voi lettori, ed al vostro gradimento, che Scoprire Istanbul è diventato così importante.

In questi 15 mesi abbiamo ricevuto più di 1200 commenti e circa 1800 e-mail, ci scusiamo se a volte non riusciamo a rispondere a tutti, ma date le cifre confidiamo nella vostra comprensione.

Esattamente un anno fa abbiamo effettuato la prima visita guidata nei quartieri di Fener e Balat, da quel momento siamo stati presi d’assalto dalle richieste ed abbiamo cominciato a svolgere questa attività con crescente consapevolezza ed immutato entusiasmo.

Abbiamo accompagnato per questa meravigliosa città centinaia di turisti italiani, e l’apprezzamento unanime che ci avete dimostrato ci ha dato una grande spinta per tramutare questa nostra passione in un vero lavoro. E’ quello che proveremo a fare a partire da questa estate: organizzarci in maniera ufficiale ed aprire una nostra agenzia turistica.

La parola non deve spaventare, la filosofia espressa dal nostro manifesto non cambierà di una virgola, è solo un modo per poter agire nel rispetto delle leggi e per poter offrire a voi molte più cose di quelle che possiamo offrire adesso. Ci arrivano infatti moltissime richieste che ancora non possiamo esaudire. La nostra intenzione è quella di creare un’agenzia fuori dagli stereotipi classici, punteremo ad offrire itinerari e servizi alternativi. Abbiamo molte idee e contiamo di realizzarle presto.

Abbiamo conosciuto tante persone speciali durante quest’ultimo anno, imparando molto anche noi da voi, perchè una vera guida non deve solo saper parlare ma deve anche saper ascoltare. Con molti di voi si è creato un rapporto di genuina amicizia, e siamo sicuri che ci rivedremo.

Un saluto a tutti e continuate a seguirci.


Primo giorno ad Istanbul

Beşiktaş, Ihlamurdere Caddesi
Quel silenzio lo ricorderò per sempre.

Forse avevo raggiunto il silenzio della mente, quello che in molte filosofie orientali si ricerca a lungo con la meditazione. D’altra parte un tentativo deliberato di meditare non è meditazione, deve semplicemente accadere. O forse no.

Camminavo, e la mente non riusciva a produrre niente che potesse trasformarsi in parola, nessun segnale arrivava alla bocca, che rimaneva paralizzata. Al contrario degli occhi, che si muovevano in tutte le direzioni, frenetici, attenti ad inglobare tutte le scene ed i colori, come per voler scolpire tutto nella memoria, come per paura che la meraviglia potesse un giorno scomparire. Quelle immagini mi riempivano la testa completamente, entravano a velocità della luce e si ammassavano una sull’altra.

A fianco a me, in Ihlamurdere Caddesi, camminava la ragazza che amo, e non riuscivo a parlarle. Provavo una sensazione di disagio per questo, amplificata anche dal fatto di vederla invece così tranquilla, così leggera, come un bambino che nuota nella placenta, al sicuro, nel ventre di sua madre.

Continuava il silenzio. Fra tutti quei rumori e quelle voci io rimanevo isolato, ero un sordomuto. Immagino che non ci fosse ulteriore spazio nella mente per processare altre operazioni al di fuori della vista. La sensazione di meraviglia si trasformava rapidamente in serenità, nel silenzio già scorrevano la beatitudine e il riso. Sì, ero ormai inebriato, e proprio come un ubriaco che per un istante scorge la verità fra le nuvole plumbee della sua confusione, mi appariva chiaro come il mondo fosse diviso in tre.

Non sono tre dimensioni geografiche assolute, in realtà sono tre dimensioni ideali e relative. Esiste un Nord identificato da un’organizzazione ordinata, un Sud che è composto da caos disordinato, ed un Oriente che rappresenta il caos organizzato. In molti paragonano Istanbul a città come Napoli o Palermo, queste due le conosco bene, ma in realtà sono molto diverse, sono espressione del Sud. Il Sud aggiunge al naturale fascino esercitato dal caos un qualcosa di eccessivo, esaspera i contrasti, e per questo, spaventa. L’Oriente in realtà è rassicurante come il Nord, conservando allo stesso tempo il fascino di cui il Nord è totalmente privo. Non fatevi ingannare dalle apparenze.

Istanbul è una città asiatica, io l’ho capito così, camminando il primo giorno per le strade di Beşiktaş. Basta davvero fare una passeggiata in questa via, pulsante e realmente viva, per capire l’essenza dell’Oriente. Dimenticate Sultanahmet, le trappole per turisti e la danza del ventre, evitate di attraversare il Bosforo solo perchè la geografia afferma che quella zona di Istanbul si trova in Asia (vale la pena farlo per altri motivi), l’anima orientale di Istanbul è riscontrabile nella sua normalità.

Dopo 10 minuti di assoluto silenzio finalmente entravo in casa, la ragazza che mi camminava a fianco mi guardava con compassione. Lei in realtà aveva già capito tutto.


Benvenuti su ScoprireIstanbul

kyvy2

In realtà il concetto di “bellezza” è un concetto abbastanza semplice. Qualsiasi cosa che produce una sensazione piacevole alla vista può essere definita bella. Il problema si fa più complesso quando vogliamo scoprire quali siano i fattori che producono queste sensazioni piacevoli.

Quasi sempre, sia che ci rivolgiamo alla bellezza di persone, di animali, di oggetti o di luoghi, si fa riferimento alla parola “armonia”. La bellezza di una città risiede quindi nell’armonia della sua forma, nel perfetto bilanciamento fra la sua architettura e il paesaggio che la contiene, nel matrimonio fra l’ingegno dell’uomo e l’incanto della natura.

Istanbul è una città bellissima. E’ molto facile rendersene conto, basta una foto come questa. Ed è proprio per questo motivo che 4 milioni di turisti la visitano ogni anno.

Ma quanti di questi turisti vanno più in là di uno sguardo superficiale?

La bellezza, che si manifesta all’occhio in una maniera così semplice, è frutto di complicate alchimie, di una cultura millenaria, di una storia complessa e contrastata.

Istanbul non può essere solo vista, se un turista vuole davvero capire appieno il perchè della sua bellezza, deve avere il coraggio di scoprirla, di togliere il coperchio e di guardare cosa c’è dentro.

ScoprireIstanbul nasce oggi per questo motivo, noi dentro Istanbul ci siamo, e vogliamo portarci anche voi.