L’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO, United Nations World Tourism Organization) è un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite con sede a Madrid che si occupa del coordinamento delle politiche turistiche e promuove lo sviluppo di un turismo responsabile e sostenibile. Ogni trimestre sul sito dell’Organizzazione è possibile consultare il barometro del turismo mondiale, una pubblicazione che monitora l’evoluzione del settore turistico nel breve termine, fornendo una panoramica molto ampia corredata da moltissimi dati relativi agli arrivi internazionali nei vari Paesi.
Noi di ScoprireIstanbul abbiamo fatto un lavoro di analisi mettendo insieme i dati disponibili di tutte le pubblicazioni (che partono dal 2002) e focalizzando l’attenzione sui primi 18 Paesi in classifica, ovvero i Paesi che costituiscono le più importanti destinazioni turistiche mondiali. Il risultato del nostro lavoro è formato dalle tabelle che vi mostriamo di seguito. I dati si riferiscono agli anni dal 2002 al 2008 e sono da intendersi in “milioni di arrivi internazionali”.
In questa prima tabella notiamo che la Francia domina incontrastata ormai da 7 anni ed è arrivata fino ad 80 Milioni di arrivi internazionali annui. La Spagna ha perso proprio nel 2008 il secondo posto a vantaggio degli Stati Uniti, mentre risale ormai al 2004 il sorpasso della Cina nei confronti dell’Italia, che si trova quindi al quinto posto. I primi 5 sono staccatissimi dal resto del gruppo, che negli ultimi anni ha visto un notevole rimescolamento.
Noi porgiamo l’attenzione sulla Turchia, sia perché ovviamente ci interessa da vicino, sia perché la sua performance di incremento è di gran lunga la migliore a livello assoluto, passando dai 13 milioni del 2002 ai 25 milioni del 2008.
Da queste altre elaborazioni possiamo notare come la Turchia nel giro di 7 anni abbia guadagnato ben 8 posti in classifica, incrementando gli arrivi internazionali addirittura del 95%. Solo la Malesia fra gli altri Paesi ha avuto un incremento superiore al 50%, ma con un progresso del 66% è comunque staccatissima dalla Turchia.
Quali le cause di questo aumento forte e costante? Sicuramente non possiamo trascurare il tasso di cambio favorevole, che fa della Turchia un Paese decisamente “conveniente” per una vacanza a costi contenuti e a sole 2-3 ore di aereo da quasi tutti gli Stati europei, ma bisogna anche considerare i notevoli progressi e miglioramenti fatti nella ricettività turistica. Le località marittime sia della costa Egea (Bodrum) che della costa Mediterranea (Antalya), sono state protagoniste negli ultimi anni di un vero e proprio boom, grazie ad enormi investimenti effettuati nelle infrastrutture turistiche.
I dati ufficiali del 2009 non sono ancora disponibili, ma le stime in base ai dati dei primi nove mesi indicano che la crisi economica mondiale (unita peraltro ai timori relativi all’influenza suina) si è fatta sentire in maniera nettissima anche nel settore turistico. La Francia ha avuto per esempio un calo del 15%, la Grecia addirittura del 22%, Spagna, Inghilterra e Stati Uniti nell’ordine del 10%, Cina, Italia e Regno Unito un calo del 6%.
La Turchia è uno dei pochissimi Stati a registrare comunque un aumento, anche se solo dello 0,6%. Le prospettive per il 2010, anno in cui peraltro Istanbul è capitale europea della cultura, e per gli anni a seguire sono quindi più che rosee.