Primo giorno ad Istanbul

Beşiktaş, Ihlamurdere Caddesi
Quel silenzio lo ricorderò per sempre.

Forse avevo raggiunto il silenzio della mente, quello che in molte filosofie orientali si ricerca a lungo con la meditazione. D’altra parte un tentativo deliberato di meditare non è meditazione, deve semplicemente accadere. O forse no.

Camminavo, e la mente non riusciva a produrre niente che potesse trasformarsi in parola, nessun segnale arrivava alla bocca, che rimaneva paralizzata. Al contrario degli occhi, che si muovevano in tutte le direzioni, frenetici, attenti ad inglobare tutte le scene ed i colori, come per voler scolpire tutto nella memoria, come per paura che la meraviglia potesse un giorno scomparire. Quelle immagini mi riempivano la testa completamente, entravano a velocità della luce e si ammassavano una sull’altra.

A fianco a me, in Ihlamurdere Caddesi, camminava la ragazza che amo, e non riuscivo a parlarle. Provavo una sensazione di disagio per questo, amplificata anche dal fatto di vederla invece così tranquilla, così leggera, come un bambino che nuota nella placenta, al sicuro, nel ventre di sua madre.

Continuava il silenzio. Fra tutti quei rumori e quelle voci io rimanevo isolato, ero un sordomuto. Immagino che non ci fosse ulteriore spazio nella mente per processare altre operazioni al di fuori della vista. La sensazione di meraviglia si trasformava rapidamente in serenità, nel silenzio già scorrevano la beatitudine e il riso. Sì, ero ormai inebriato, e proprio come un ubriaco che per un istante scorge la verità fra le nuvole plumbee della sua confusione, mi appariva chiaro come il mondo fosse diviso in tre.

Non sono tre dimensioni geografiche assolute, in realtà sono tre dimensioni ideali e relative. Esiste un Nord identificato da un’organizzazione ordinata, un Sud che è composto da caos disordinato, ed un Oriente che rappresenta il caos organizzato. In molti paragonano Istanbul a città come Napoli o Palermo, queste due le conosco bene, ma in realtà sono molto diverse, sono espressione del Sud. Il Sud aggiunge al naturale fascino esercitato dal caos un qualcosa di eccessivo, esaspera i contrasti, e per questo, spaventa. L’Oriente in realtà è rassicurante come il Nord, conservando allo stesso tempo il fascino di cui il Nord è totalmente privo. Non fatevi ingannare dalle apparenze.

Istanbul è una città asiatica, io l’ho capito così, camminando il primo giorno per le strade di Beşiktaş. Basta davvero fare una passeggiata in questa via, pulsante e realmente viva, per capire l’essenza dell’Oriente. Dimenticate Sultanahmet, le trappole per turisti e la danza del ventre, evitate di attraversare il Bosforo solo perchè la geografia afferma che quella zona di Istanbul si trova in Asia (vale la pena farlo per altri motivi), l’anima orientale di Istanbul è riscontrabile nella sua normalità.

Dopo 10 minuti di assoluto silenzio finalmente entravo in casa, la ragazza che mi camminava a fianco mi guardava con compassione. Lei in realtà aveva già capito tutto.


Blu-Express Milano-Istanbul a 69 Euro

blu-express Malpensa Istanbul Avevamo già parlato dei vari metodi per raggiungere Istanbul in aereo all’interno della nostra guida. Proprio negli ultimissimi giorni siamo venuti a conoscenza di due importanti novità.

Da una fonte diretta ben informata abbiamo avuto la conferma che, a partire dal 2011, AirOne (recentemente diventata la costola low cost di Alitalia) volerà da Malpensa a Istanbul con tariffe sui 70 euro solo andata. C’è da aspettare ancora un po’ ma è sicuramente una buona notizia.

La seconda novità è forse ancora più importante dato che di stretta attualità. Blu-Express infatti, dopo aver lanciato la tratta Roma-Istanbul nello scorso dicembre, ha deciso di raddoppiare, e a partire dal 28 marzo collegherà giornalmente Istanbul Sabiha Gökçen anche da Milano Malpensa. L’offerta parte da un prezzo di 69 euro solo andata, di sicuro non la definirei propriamente “low cost”, ma è comunque consigliabile data la mancanza di alternative a prezzi inferiori, soprattutto essendo un volo diretto. Da Roma si trovano voli a 100 euro a/r, non male!

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Dovete vederla di nuovo – Hagia Sofia

aya sofia inside outside

Sappiamo tutti che Santa Sofia è tra i luoghi che è obbligatorio visitare ad Istanbul. E siamo consapevoli della sua grande storia, durante la quale è stata cambiata, lesionata, ricostruita e utilizzata da diverse civiltà, imperatori e religioni. Oggi si erge come vera testimonianza della Storia ed è adibita a museo. La novità degli ultimi giorni la possiamo leggere in un articolo tratto da ntvmsnbc.com. Vediamo qual è la notizia.

Le impalcature di 55 metri di altezza e dal peso di 181 tonnellate che per 17 anni sono rimaste sotto la cupola principale del Museo di Santa Sofia, sono state rimosse.

“Penso che stiamo vivendo un giorno storico in cui abbiamo assistito ad un lavoro entusiasmante. Secondo la storia, il Sultano Abdülmecit Khan è stato l’ultimo a vedere queste raffigurazioni ed ora possiamo vederle anche noi. Si tratta di una testimonianza importante che possiamo inserire nel quadro dei progetti di Istanbul 2010 e adesso la condividiamo con tutto il mondo.” Queste le parole del Ministro della Cultura turco Ertuğrul Günay.

“Questa struttura unica che è visitata da circa 2-2,5 milioni di turisti stranieri ogni anno, continuerà ad ispirare i visitatori con dei volti nuovi, a partire da oggi. In aggiunta a ciò, ci sono ulteriori lavori. Abbiamo completato i lavori dei progetti della biblioteca e della fontana, continuano i lavori di conservazione e restauro, e stiamo completando le opere volte a migliorare l’esterno del Museo.”

Nel 1847, a seguito dell’ordine di Abdülmecit, è stato posto un coperchio di metallo sui mosaici. Questa copertura è stata rimossa durante il restauro e ora si può ammirare il volto dell’angelo Serafim. Secondo il Vangelo l’angelo Serafim con sei ali è posto a tutela del trono di Dio.

Se avete quindi l’opportunità di visitare Istanbul nei prossimi tempi, sappiate che siete davvero fortunati, perchè dopo quasi 20 anni potete ammirare l’Aya Sofia in tutto il suo splendore e senza quell’antiestetico e immenso ponteggio. Se invece avete visitato il Museo in passato e siete rimasti con quel minimo di delusione…beh adesso forse vale la pena ritornarci!


Benvenuti su ScoprireIstanbul

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In realtà il concetto di “bellezza” è un concetto abbastanza semplice. Qualsiasi cosa che produce una sensazione piacevole alla vista può essere definita bella. Il problema si fa più complesso quando vogliamo scoprire quali siano i fattori che producono queste sensazioni piacevoli.

Quasi sempre, sia che ci rivolgiamo alla bellezza di persone, di animali, di oggetti o di luoghi, si fa riferimento alla parola “armonia”. La bellezza di una città risiede quindi nell’armonia della sua forma, nel perfetto bilanciamento fra la sua architettura e il paesaggio che la contiene, nel matrimonio fra l’ingegno dell’uomo e l’incanto della natura.

Istanbul è una città bellissima. E’ molto facile rendersene conto, basta una foto come questa. Ed è proprio per questo motivo che 4 milioni di turisti la visitano ogni anno.

Ma quanti di questi turisti vanno più in là di uno sguardo superficiale?

La bellezza, che si manifesta all’occhio in una maniera così semplice, è frutto di complicate alchimie, di una cultura millenaria, di una storia complessa e contrastata.

Istanbul non può essere solo vista, se un turista vuole davvero capire appieno il perchè della sua bellezza, deve avere il coraggio di scoprirla, di togliere il coperchio e di guardare cosa c’è dentro.

ScoprireIstanbul nasce oggi per questo motivo, noi dentro Istanbul ci siamo, e vogliamo portarci anche voi.