In seguito a varie richieste di questo tipo, in cui ci venivano domandati consigli sui ristoranti tipici, quelli più caratteristici o quelli più economici, ed alla fine di un notevole lavoro di sintesi ed organizzazione di idee, abbiamo terminato la stesura di un lungo tour gastronomico di Istanbul.
All’interno della nostra guida troverete la descrizione e gli indirizzi di quelli che riteniamo, in base alla nostra personale esperienza, i migliori ristoranti di Istanbul.
Ecco il link:
Guida ragionata sui Ristoranti di Istanbul, consigli e suggerimenti per mangiare bene
La nostra analisi abbraccia tutte le zone principali della città, spaziando anche fra le varie tipologie di locali, dalle lokante più economiche ai ristoranti più costosi, dal cibo di strada all’alta cucina ottomana, con un unico filo conduttore: la qualità.
In seguito la nostra guida sarà ampliata e perfezionata, con l’aggiunta di articoli specifici per ciascun ristorante e l’inserimento di foto scattate da noi.
Vi invitiamo a leggere con estrema attenzione la nostra lunga trattazione, di stamparla e portarla con voi. Siamo sicuri che vi sarà estremamente utile.
Se andrete in uno dei ristoranti da noi consigliato vi preghiamo al vostro ritorno di lasciarci la vostra impressione. Buona lettura ed afiyet olsun!
Per informazioni aggiornatecirca la situazione attuale relativa alla sicurezza ad Istanbul rimandiamo al seguente nostro articolo: Turismo in Turchia: la situazione nel 2022
Il seguente articolo scritto nel 2010 si riferiva alla città in termini generali e non considera gli eventi degli ultimi anni, ma rimane comunque valido in termini generali:
Analizzando le statistiche di accesso a ScoprireIstanbul, abbiamo notato che moltissime persone arrivano sul nostro sito digitando su google le seguenti chiavi di ricerca: “Istanbul pericolosa“, “Istanbul non sicura“, “Istanbul zone da evitare“.
Francamente la cosa ci fa sorridere non poco. Pare che nell’immaginario collettivo italiano Istanbul sia vista come una sorta di inferno dantesco. Forse Fatih il conquistatore imperversa ancora per le strade di Sultanahmet come 500 anni fa, con il suo seguito di militari baffuti ed armati di scimitarre. Roba da brividi.
La realtà è ben diversa. Frequento Istanbul da alcuni anni, ci vivo, l’ho girata in lungo e in largo anche in zone abbastanza periferiche, e non ho mai provato la benchè minima sensazione di pericolo. Proprio mai, nè di notte nè di giorno. Sensazione di pericolo che invece ho provato svariate volte ed anche in maniera piuttosto intensa camminando in alcune città italiane.
Se non bastassero le mie sensazioni personali, peraltro confermate da tutti i miei amici stranieri che risiedono o hanno visitato Istanbul, ci vengono in aiuto studi ufficiali dell’Eurostat e indicatori come il Crime index rate. Gli studi affermano cheIstanbul ha uno fra i tassi di aggressioni più bassi fra tutte le capitali europee, più basso per fare alcuni esempi di Parigi, Torino, Roma, Bruxelles, Manchester, Amburgo e Dublino. Per “aggressioni” sono da intendere omicidi, rapine, borseggi, stupri etc etc.
Ad Istanbul ed in generale in tutta la Turchia quindi non ci sono problemi di micro-criminalità, si può girare senza problemi in centro ed anche in zone periferiche senza correre rischi, si può portare tranquillamente la macchina fotografica al collo o la borsetta al braccio senza paura, si può uscire da soli la sera e girare per locali senza problemi.
Ora che vi siete rassicurati potete passare ad organizzare il vostro viaggio con l’aiuto del nostro blog e della nostra guida completa di Istanbul.
L’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO, United Nations World Tourism Organization) è un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite con sede a Madrid che si occupa del coordinamento delle politiche turistiche e promuove lo sviluppo di un turismo responsabile e sostenibile. Ogni trimestre sul sito dell’Organizzazione è possibile consultare il barometro del turismo mondiale, una pubblicazione che monitora l’evoluzione del settore turistico nel breve termine, fornendo una panoramica molto ampia corredata da moltissimi dati relativi agli arrivi internazionali nei vari Paesi.
Noi di ScoprireIstanbul abbiamo fatto unlavoro di analisi mettendo insieme i dati disponibili di tutte le pubblicazioni (che partono dal 2002) e focalizzando l’attenzione sui primi 18 Paesi in classifica, ovvero i Paesi che costituiscono le più importanti destinazioni turistiche mondiali. Il risultato del nostro lavoro è formato dalle tabelle che vi mostriamo di seguito. I dati si riferiscono agli anni dal 2002 al 2008 e sono da intendersi in “milioni di arrivi internazionali”.
In questa prima tabella notiamo che la Francia domina incontrastata ormai da 7 anni ed è arrivata fino ad 80 Milioni di arrivi internazionali annui. La Spagna ha perso proprio nel 2008 il secondo posto a vantaggio degli Stati Uniti, mentre risale ormai al 2004 il sorpasso della Cina nei confronti dell’Italia, che si trova quindi al quinto posto. I primi 5 sono staccatissimi dal resto del gruppo, che negli ultimi anni ha visto un notevole rimescolamento.
Noi porgiamo l’attenzione sulla Turchia, sia perché ovviamente ci interessa da vicino, sia perché la sua performance di incremento è di gran lunga la migliore a livello assoluto, passando dai 13 milioni del 2002 ai 25 milioni del 2008.
Da queste altre elaborazioni possiamo notare come la Turchia nel giro di 7 anni abbia guadagnato ben 8 posti in classifica, incrementando gli arrivi internazionali addirittura del 95%. Solo la Malesia fra gli altri Paesi ha avuto un incremento superiore al 50%, ma con un progresso del 66% è comunque staccatissima dalla Turchia.
Quali le cause di questo aumento forte e costante? Sicuramente non possiamo trascurare il tasso di cambio favorevole, che fa della Turchia un Paese decisamente “conveniente” per una vacanza a costi contenuti e a sole 2-3 ore di aereo da quasi tutti gli Stati europei, ma bisogna anche considerare i notevoli progressi e miglioramenti fatti nella ricettività turistica. Le località marittime sia della costa Egea (Bodrum) che della costa Mediterranea (Antalya), sono state protagoniste negli ultimi anni di un vero e proprio boom, grazie ad enormi investimenti effettuati nelle infrastrutture turistiche.
I dati ufficiali del 2009 non sono ancora disponibili, ma le stime in base ai dati dei primi nove mesi indicano che la crisi economica mondiale (unita peraltro ai timori relativi all’influenza suina) si è fatta sentire in maniera nettissima anche nel settore turistico. La Francia ha avuto per esempio un calo del 15%, la Grecia addirittura del 22%, Spagna, Inghilterra e Stati Uniti nell’ordine del 10%, Cina, Italia e Regno Unito un calo del 6%.
La Turchia è uno dei pochissimi Stati a registrare comunque un aumento, anche se solo dello 0,6%. Le prospettive per il 2010, anno in cui peraltro Istanbul è capitale europea della cultura, e per gli anni a seguire sono quindi più che rosee.
Considerando le storiche abitudini degli italiani, avvalorate sia dal famoso detto “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”, sia dai dati ufficiali dell’Osservatorio Nazionale del Turismo, si evidenzia un notevole picco di viaggi e vacanze proprio in occasione delle festività pasquali che coincidono con gli inizi della Primavera.
Cogliamo quindi l’occasione per preparare una sorta di “tour consigliato”, corredandolo anche di indirizzi di hotel e ristoranti che ci sentiamo di raccomandarvi. In questo modo potrete organizzare autonomamente il vostro viaggio ad Istanbul, senza ricorrere ai vari tour operators che oltre ad essere dispendiosi non sempre rispondono alle vere esigenze di un turista attento e curioso.
Abbiamo previsto una soggiorno di 5 giorni ad Istanbul, dal venerdì al martedì. Ovviamente ci sarà chi avrà solo 3 giorni di tempo o chi potrà godersi un’intera settimana, nel primo caso si tratterà di fare delle scelte, nel secondo si potrà visitare tutto con molta più calma.
Su ScoprireIstanbul abbiamo già parlato ampiamente di come raggiungere Istanbul in aereo dall’italia e quindi vi rimandiamo alla relativa sezione della nostra IstanbulGuida.
Cominciamo col consigliarvi qualche Hotel, anche se è normale che ognuno abbia esigenze e budget diversi.
Sultanahmet è certamente la zona più turistica di Istanbul, evidenziando anche alcuni negativi che il termine “turistico” porta con sè. Di sicuro l’offerta di alloggi nella zona è molto ampia e variegata, cercando bene potete trovare dei posti molto belli ed a buon prezzo. Vogliamo comunque dire che non è strettamente necessario alloggiare a Sultanahmet, dato che si può visitare e raggiungere in maniera comoda da altre zone della città, ad esempio Beyoğlu, che può offire molti più spunti (sia dal punto di vista del mangiare che dello shopping e dei divertimenti) per passare delle belle serate.
Per la scelta dell’hotel abbiamo preparato una pagina che tiene conto di tutti i fattori ed analizza i pro e i contro di tutte le zone, con una lista di hotel consigliati. Vi consigliamo di leggerla bene: Dove dormire a Istanbul, zone migliori ed hotel consigliati e di effettuare le prenotazioni comodamente online tramite Booking.com.
Scelto l’Hotel, passiamo ai consigli su come organizzare la visita alla città, con in aggiunta le indicazioni di qualche buon ristorante.
1° Giorno
Topkapı sarayı
La visita di Sultanahmet è d’obbligo il primo giorno, in mattinata potete visitare la splendida Aya Sofia e la monumentale Moschea Blu (purtroppo quest’anno solo dall’esterno, rimarrà chiusa per restauro fino al 15 maggio 2018), i due edifici sorgono uno di fronte all’altro e si affacciano sulla splendida Piazza costituita dall’Antico Ippodromo. Se vi avanza del tempo durante la mattina, potete visitare la famosa Cisterna Basilica (Yerebatan Sarnıcı) nei sotterranei di Istanbul. A pranzo vi consigliamo lo storico Sultanahmet Köftecisi, uno dei pochissimi ristoranti di Sultanahmet realmente raccomandabile, in cui potrete assaporare le squisite e tipiche polpette di carne alla griglia. Il pomeriggio si può dedicare interamente a palazzo Topkapı, la residenza imperiale dei sultani.
2° Giorno
Fener
Partite la mattina presto da un giro per il Gran Bazar, nel quartiere di Beyazıt, girovagate a caso nel suo dedalo labirintico, riempite i vostri occhi dei suoi mille colori e il vostro naso dei suoi mille profumi. È una visita fra le più piacevoli, ma sappiate che se volete comprare qualcosa dovrete contrattare per forza (è la regola) e vi consigliamo di non sedervi a bere neanche un tè se non volete pagarlo 4 volte più del suo costo normale. Usciti dal Gran Bazar dirigetevi verso la Moschea di Süleymaniye, costeggiando il parco dell’Università di Istanbul col suo arco trionfale. La zona esterna alla Moschea è ricca di fascino e potete passeggiare amabilmente nel quartiere. Il pomeriggio dedicatelo alla visita di due quartieri davvero storici, Fener e Balat, risalendo sempre il Corno d’oro. Questa zona è patrimonio dell’Unesco e con le sue case in legno colorate di epoca ottomana, mischiate a costruzioni di periodo bizantino, a Chiese ortodosse greche ed armene, nonchè a sinagoghe ebraiche, possiede un’atmosfera davvero unica. Se non siete stanchi prendete un bus che vi porti fino alla Moschea di Eyüp, uno dei luoghi più sacri dell’Islam, da lì prendete la teleferica e salite fino al Cafè Pierre Loti, il posto più romantico di Istanbul da cui poter ammirare un panorama mozzafiato sorseggiando un buon tè. Da Eyüp prendete un bus fino ad Aksaray e cenate nel quartiere di Fatih, nella mitica Horhor Caddesi oppure sotto l’acquedotto di Valente, potete scegliere fra decine di ottimi ristoranti. Noi consigliamo uno dei nostri ristoranti preferiti in assoluto, che riesce ad unire il rispetto per la cucina tradizionale ad una qualità di altissimo livello: Akdeniz Hatay Sofrası. Questa è la zona in cui gli abitanti di Istanbul vanno se vogliono davvero farsi una bella abbuffata a base di carne, niente di turistico, tutto molto “vero”.
3° Giorno
Istiklal Caddesi
La domenica andate a Taksim, il centro moderno di Istanbul, la zona più frizzante della città, percorrete la lunghissima Istiklal Caddesi e dedicatevi allo shopping, potrete scegliere fra molte alternative, lasciatevi rapire dal fiume di gente e dai mille locali. Se siete religiosi potete anche santificare la Pasqua recandovi a Messa nella bellissima Chiesa di Sant’Antonio da Padova proprio ad Istiklal, vi sembrerà strano ma nel quartiere di Beyoğlu ci sono più chiese che moschee. Vi consigliamo inoltre una passeggiata fra le strade di Cihangir, quartiere raffinato e poetico. Alla fine di Istiklal imboccate Galip Dede caddesi, la strada della musica e arrivate fino alla Torre di Galata, una visita fino al piano più alto della torre, da cui si può ammirare il miglior panorama di Istanbul, vale decisamente la pena. La sera tornate ad Istiklal e scegliete un ristorantino a Nevizade o ad Asmalı Mescit, pesce o carne dipende dalle vostre preferenze, mangerete bene in un ambiente davvero pieno di vita.
4° Giorno
Ortaköy
Il quarto giorno allontanatevi dalle mete più turistiche, e fate un tuffo nella Istanbul vera. Beşiktaş è una zona residenziale davvero paradigmatica della vita in questa metropoli, una zona molto moderna e fremente ma che conserva ancora quel sapore intatto di “quartiere”. La mattina visitate Palazzo Dolmabahçe e ad ora di pranzo recatevi a Beşiktaş Çarşı, dietro la moschea di Sinanpaşa, godetevi la passeggiata e sfruttatela per assaporare il miglior street food di Istanbul, vi consigliamo un Döner nel famosissimo Karadeniz ed un Balık-Ekmek da Balıkçı a due passi dal mercato del pesce. Nel pomeriggio dirigetevi ad Ortaköy, il quartiere degli artisti, e da lì prendete il traghetto per fare il Tour sul Bosforo, ne vale la pena davvero. Al ritorno ad Ortaköy proseguite il viaggio dentro lo street food di Istanbul mangiando Gözleme e Kumpir nei chioschi dietro la moschea, provate e vi garantiamo che non rimarrete delusi da queste leccornie!
5° Giorno
Kuzguncuk
L’ultimo giorno cominciatelo ad Eminönü, la meravigliosa e brulicante Piazza davanti alla Yeni Camii che si affaccia sul Ponte di Galata riconcilia sempre col mondo. Fate un giretto nel bazar delle spezie e andate a visitare la Moschea di Rüstempaşa, un vero gioiello. Nel primo pomeriggio prendete un traghetto da Eminönü e recatevi nel lato asiatico di Istanbul, ad Üsküdar. Vi consigliamo di pranzare alla Öz Bolu Lokantası, per provare le specialità della cucina turca tradizionale, peraltro ad un prezzo molto basso. Da Üsküdar fate una passeggiata di 20 minuti risalendo il Bosforo verso nord e raggiungete Kuzguncuk. Questo quartiere meraviglioso è uno dei più caratteristici di tutta Istanbul. Fra le bellissime case in legno che si inerpicano su per la collina, c’è una via in cui trovate una accanto all’altra una Moschea, una Sinagoga ed una Chiesa ortodossa, un esempio perfetto di ciò che rappresenta Istanbul, punto di incontro di religioni e culture da sempre. Rilassatevi nella pace delle sue stradine e scoprite la bellezza dei suoi piccoli Cafè. Dopo aver ammirato gli scorci stupendi dalla sommità di Kuzguncuk, ritornate in riva al Bosforo e cenate da Ismet Baba, uno dei migliori ristoranti di pesce di tutta Istanbul, mangerete in maniera deliziosa ammirando il tramonto.
Speriamo che le nostre informazioni vi siano utili per programmare il vostro viaggio e che al ritorno ci saprete dire come vi siete trovati. Buona vacanza!
Importante: consigliamo ai lettori di leggere l’articolo con attenzione fino alla fine e anche di consultare i numerosi commenti, l’articolo viene aggiornato regolarmente con le ultime novità.
Prima di tutto, facciamo un po’ di chiarezza sulle basi del Sufismo, per capire di cosa stiamo parlando. Sufismo, in arabo “tasavvuf”, è un termine generale usato per riferirsi all’aspetto esoterico dell’Islam. L’ordine Mevlevi, in turco “mevlevilik”, è una delle tante “tarikat” sufiste, fondata nel XIII secolo da Celaleddin-i Rumi e diffusasi ampiamente in Siria ed Anatolia. Il termine “tarikat” significa confraternita, e le confraternite sufiste, proprio come quelle di frati e suore all’interno della religione cattolica, hanno un diverso fondatore, diverse “regole”, ma si inseriscono totalmente all’interno della religione musulmana, accettando tutte le teorie del Corano e del profeta Maometto.
Mevlana Celaleddin-i Rumi (nato nell’odierno Afghanistan), fortemente influenzato da suo padre, diventò professore universitario nella Madrasa della città anatolica di Konya, in cui la sua famiglia si era alla fine stabilita dopo aver peregrinato per varie città orientali. La sua vita è stata totalmente dedicata alla ricerca dell’illuminazione religiosa e alla riunificazione con l’amore di Dio. Il giorno della sua morte è chiamato Şeb-i Arus ed è commemorato il 17 dicembre in Turchia con varie manifestazioni, la più importante di esse avviene a Konya, dove ‘il matrimonio’ (così è chiamato questo evento) dura 17 giorni. Mevlana ha lasciato un enorme numero di opere in prosa e in poesia e una confraternita che è arrivata fino ai giorni nostri. I suoi discendenti infatti vivono tuttora in Turchia, dove hanno fondato un’organizzazione al fine di proteggere questa grande tradizione. Per conoscere questa disciplina, da sempre ricca di fascino ma assai complessa, il consiglio è solo uno: leggere molto…
Una volta che siete ad Istanbul, però, avrete sicuramente qualche possibilità in più per un’esperienza visiva del sufismo e dei cosiddetti dervisci rotanti. Istanbul è stata una delle città in cui il sufismo si è radicato di più, ed è per questo motivo che ci sono diverse “mevlevihane” (luoghi speciali in cui i sufisti praticano i loro rituali) all’interno della città.
Il consiglio che vi diamo è quello di avere le idee ben chiare su cosa volete vedere. Se volete assistere ad uno “spettacolo” avrete l’imbarazzo della scelta, dato che ormai sono in molti ad abusare della popolarità del sufismo e a presentarlo come un vero e proprio show (a pagamento ovviamente) in alcuni luoghi assolutamente non pertinenti, come ad esempio nei cafè di Sultanahmet o presso la Stazione di Sirkeci.
Anche presso alcune rinomate tekke, come ad esempio la Tekke di Galata, la cerimonia ha assunto la connotazione di spettacolo, e nonostante il tutto si svolga in un’atmosfera seria ed in una location di sicuro fascino, risulta abbastanza evidente la mercificazione del prodotto derviscio.
Se invece volete assistere ad una vera “cerimonia” dovrete mettere in conto uno sforzo maggiore, sia per raggiungere le tekke che si trovano in zone più periferiche della città, sia perchè nelle vere cerimonie religiose la danza dei dervisci rappresenta solo una parte marginale di un rito che prevede preghiere, canti, musiche dal vivo ed omelie e che dura in tutto quasi 3 ore. Poter assistere ad una cerimonia di questo tipo (come ad esempio alla Tekke di Karagumruk o di Silivrikapi) rappresenta sicuramente un grande privilegio, anche perchè i membri della comunità accolgono i turisti in maniera molto carina. È necessario però avere il massimo rispetto, a cominciare dall’abbigliamento, tenendo chiuse le macchine fotografiche ed i telefonini, sapendo anche che gli uomini e le donne dovranno sedersi in zone separate. Ricordatevi che è un rito, non uno spettacolo, quindi a chi non è preparato potrebbe risultare anche molto noioso. Consigliamo quindi la partecipazione solo a persone davvero interessate.
Se il vostro desiderio è solo quello di vedere la famosa danza dei dervisci e non perdere troppo tempo consigliamo sicuramente una cerimonia dimostrativa a pagamento.
Aggiornamento per il 2024:Ecco un elenco dei principali luoghi in cui poter assistere a cerimonie o spettacoli. Non siamo responsabili per eventuali cambi di orario e/o di giorno che possono capitare in determinati periodi dell’anno per svariati motivi:
– Yenikapı Mevlevihanesi : Restaurata nel 2010 è stata inizialmente data in gestione diretta alla Mevlana Foundation, presieduta da Faruk Hemdem Çelebi (22mo pronipote di Mevlana Rumi). Il complesso è entrato successivamente in possesso dell’Università di Fatih, quindi al suo interno si tengono regolarmente le lezioni per gli studenti. Purtroppo le cerimonie dimostrative non vengono più svolte.
– Tekke di Karagümrük (Nurettin Cerrahi Tekkesi) : Questa é la casa madre dell’ordine dei sufi Cerrahi. Un antico stabile dove la cerimonia prende una forma tipica di questo ordine, in cui si uniscono inni religiosi accompagnati con strumenti musicali alla danza estatica (Zikr). Le cerimonie si svolgono ogni lunedì sera alle ore 21. Ingresso gratuito, la prenotazione non è possibile. Indirizzo: Canfeda Cami Sokak, Derviş Ali Mahallesi, Fatih
– Silivrikapı Mevlevihanesi : Anche qui si svolgono vere cerimonie religiose accompagnate con strumenti musicali e la danza è preceduta dallo Zikr (la preghiera estatica). Organizzate dall’associazione EMAVogni giovedì, dalle ore 21 alle 22.30. Ingresso 28euro, necessaria la prenotazione, siamo disponibili per effettuarla. Indirizzo: Küçük Saray Meydanı Cd. Şehremini Mah. 21/A, Fatih.
– Galata Mevlevihanesi : Le Cerimonie dimostrative si tengono tutte le domeniche alle ore 17 ed in replica alle ore 18. Non è possibile prenotare ma è possibile acquistare il biglietto a partire dal sabato mattina. Indirizzo: Galip Dede Caddesi n° 15, Sahkulu Mahallesi, Beyoğlu. Gestione a cura della Mekder. Purtroppo dopo il covid le cerimonie non sono più riprese. è aperta solo come museo.
– Centro culturale Hodjapasha : Spettacolo turistico all’interno di un antico Hamam restaurato situato in zona Sirkeci, a cura del centro culturale Hocapaşa il biglietto per lo spettacolo dei dervisci (in estate tutti i giorni) costa 36 euro ed è necessaria la prenotazione, siamo disponibili per effettuarla. Il centro culturale organizza anche spettacoli di danze folcloristiche inclusa la danza del ventre.
Ricordiamo che possiamo occuparci gratuitamente della prenotazione laddove possibile, le persone interessate possono contattarci via mail o lasciare un commento qui sotto.