Questo articolo si riferisce alle manifestazioni di protesta avvenute a Istanbul nel giugno 2013. Se volete informazioni aggiornate sulla Situazione attuale a Istanbul vi preghiamo di leggere questo articolo.
Negli ultimi giorni come tutti saprete a Istanbul ci sono state delle manifestazioni cominciate il 28 maggio per difendere un piccolo parco e sfociate fra il 31 maggio e l’1 giugno in proteste di massa.
Considerata la nostra fondamentale funzione di informazione per i turisti che vogliono visitare Istanbul è nostro dovere cercare di informarvi realmente su ciò che sta accadendo. Gli organi di informazione italiani come al solito sono portati o a sottovalutare o ad amplificare le notizie, rendendole incomprensibili, dato che l’approfondimento è assente e dato che la conoscenza della realtà sociale e politica turca in Italia è generalmente inesistente.
Non fermatevi quindi alle immagini che passano in tv, dato che la situazione è in divenire. Come era prevedibile le televisioni hanno fatto vedere per 4-5 giorni sempre le stesse immagini, e poi hanno smesso completamente di parlare della situazione. Le dinamiche dell’informazione sono sempre le stesse, non c’è da stupirsi.
Ecco quindi un breve riassunto dei fatti che aggiorniamo col passare dei giorni:
Il 28 maggio si è tenuta una manifestazione pacifica di poche migliaia di persone nel Gezi Park, un parco nei pressi di Piazza Taksim. La polizia il 30 maggio ha reagito all’occupazione del parco in maniera violenta, con gas lacrimogeni, idranti e disperdendo i manifestanti.
Questi metodi violenti della polizia hanno creato un moto di solidarietà fra la popolazione, in particolare fra i giovani, aiutati dai social media quali twitter e facebook. In due giorni la protesta è diventata oceanica, centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza, giovani, vecchi, bambini, attori, parlamentari, sempre pacificamente, ma la polizia è intervenuta con la forza, ci sono stati violenti scontri con la polizia per tutto il giorno 31 maggio, esclusivamente nelle zone di Taksim e di Beşiktaş. In tutte le altre zone della città la situazione era di assoluta normalità.
Il giorno Sabato 1 giugno, la polizia ha deciso saggiamente di lasciare il campo e piazza di Taksim è stata sede per 10 giorni di un’occupazione pacifica senza nessun intervento della polizia e quindi senza nessun tipo di scontro o tensione.
Martedì 11 Giugno la polizia ha deciso di sgomberare la piazza occupata, e l’ha fatto con i soliti metodi violenti, usando gas e lacrimogeni, l’operazione di sgombero si è conclusa in giornata.
Gezi Park nel frattempo continuava ad essere occupato dai manifestanti, e nonostante i segnali distensivi dei giorni precedenti da parte del Primo Ministro, è stato deciso di sgomberarlo con la forza. Lo sgombero è avvenuto nella notte di sabato 15 giugno e sono seguiti scontri in Piazza Taksim e nelle zone strettamente limitrofe per tutta la giornata di Domenica 16 giugno.
Da quel momento le proteste hanno preso una piega ancora più pacifica, i manifestanti hanno deciso di non occupare più nè la Piazza nè il parco ma di cominciare forme di resistenza gandhiana, oltre all’istituzione di forum di discussione serali in circa 30 parchi della città.
La sera di Sabato 22 giugno un corteo ultra-pacifico in Piazza Taksim, con centinaia di migliaia di persone che portavano in mano dei fiori, è stato ancora una volta disperso con gli idranti e con i lacrimogeni dalla polizia.
Dopo due settimane di calma assoluta, Sabato 6 luglio la polizia è di nuovo intervenuta per disperdere con idranti e lacrimogeni un corteo pacifico su Istiklal Caddesi all’entrata di Piazza Taksim. Lunedì 8 luglio il parco di Gezi è stato finalmente riaperto dal prefetto, dato che una sentenza del tribunale aveva dato ragione ai manifestanti. Inspiegabilmente dopo meno di 3 ore il parco è stato chiuso nuovamente e la gente fatta sfollare sempre con idranti e lacrimogeni.
In totale quindi ci sono stati disordini solo per 6 giorni, le zone della città coinvolte sono state sempre le stesse e molto limitate, ad esempio a Sultanahmet, Eminönü, ma anche a Ortaköy e Üsküdar, non c’è stato il minimo problema ed anzi sarebbe stato difficile accorgersi di quello che stava succedendo.
Questo per restare alla cronaca.
Per un’analisi delle cause di questa protesta sarebbe necessario un approfondimento sulla politica turca degli ultimi 10 anni, ma ciò che è avvenuto qui non ha niente a che vedere con ciò che è avvenuto in Egitto, in Libia, in Tunisia.
La Turchia è sempre stato un paese fuori dagli schemi, qua c’è una democrazia, non c’è una dittatura, c’è al potere un partito che ha un grande consenso popolare dato che ha ottenuto negli ultimi anni degli incredibili successi economici, ha ottenuto il 54% dei voti alle ultime elezioni e forte del suo consenso pensa che abbia il diritto di fare tutto quello che vuole, ma non è così, e chi non è d’accordo protesta.
Questa protesta non ha niente di diverso da altre proteste che avvengono e sono avvenute in Europa negli ultimi tempi, nella Spagna degli indignados, nella Francoforte di Blockupy. Si tratta di movimenti di giovani che vogliono solo un mondo più giusto, più libertà, meno cemento, più cultura, la differenza in questi casi la fa solo la gestione del dissenso da parte delle autorità. Se le autorità reagiscono in maniera scomposta, il popolo si unisce ancora di più, e tutto si trasforma in protesta contro il governo.
Per saperne di più e per avere un’idea più chiara della situazione vi invito a seguire gli aggiornamenti in tempo reale sulla nostra pagina facebook.
Sono stata a Istanbul tra il 9 e il 12 settembre. Sì, se si evitano le zone a rischio la città sembra tranquilla. Anzi, lo è. E sembra normale vedere in alcune zone della città così tanta polizia, e furgoni anti-sommossa. Ho capito dopo, ora che sono qui, quanto è grave la situazione. Non ancora pericolosa, ma grave sì. Ripeto, non è allarmismo, io stessa ci tornerei subito tranquillamente. Certamente però mi terrei ben lontana dai luoghi degli scontri. Perché ora non si tratta più di manifestazione. Questi sono scontri, purtroppo. Ed è colpa di tutti, capisci che non puoi prendere parti quando sei lì. Perché è colpa della violenza della polizia tanto quanto di quella dei manifestanti di un certo tipo. Ma provi sempre e comunque ancora a giustificarli, pensando forse che è l’unico modo di farsi Sentire. Ma la violenza che risponde a violenza non può creare qualcosa di positivo. É come una sorta di legge fisica. Eppure per quanto cerchi di giustificare comunque mi rendo conto che sembra vano, oltre che una lotta impari (sono già morti 8 civili). Sembra vano perché qui non arriva. Qui fingiamo che vada tutto bene, che sia normale che il tuo… Leggi il resto »
Ciao Giulia, andrò a Istanbul dal 23 al 26 ottobre. sapresti indicarmi le zone da evitare, ad esempio la parte asiatica e i quartieri caratteristici di Fener e Balat sono tranquilli o meglio non visitarli? Grazie
Ho letto solo dopo settembre 2013, pensavo fosse nel mese corrente
Siamo stati due settimane fa in giro per balat e ferner, organizzando dall’italia tramite il Vostro sito. Siamo stati accompagnati dal simpatico kadir, che parla perfettamente italiano e, soprattutto, non ci ha annoiato un secondo!
Avevo un po’ paura anche del caldo e della “scarpinata” invece siamo stati in giro fino alle 17,00 invece che alle 15,00 e non ce ne siamo accorti! pensate che è stata una delle cose preferite di Istambul anche dai nostri ragazzi – di anni 15, 17 e 18… il che è tutto dire! esperienza assolutamente consigliabile! spero di poter mandare anche i nostri saluti personali a Kadir !
Maria and co.
Abbiamo soggiornato ad Istanbul dal 22 al 29 giugno.Possiamo confermare che la situazione non presenta alcun pericolo.Siamo stati per due volte in piazza Taksim e dintorni senza problemi di sorta.Non lasciatevi influenzare dalle immagini e dai commenti dei media nostrani e non perdete l’ccasione per godervi questa splendida citta’
Siamo stati a istanbul dal 21 al 26 giugno e possiamo confermare che non vi sono problemi di sorta. Siamo stati a Taksim in completa tranquillità, come del resto in tutte le altre parti della città. Se potete non perdete l’occasione di fare i tour guidati…nulla di più affascinante!
Il giorno 27 giugno saremo a Istanbul, almeno lo speriamo. Sarebbe possibile unirci ad un gruppo per la visita della citta’?
Siamo 3 persone e vorremmo sapere il costo , la durata della visita e gli orari. Veniamo a Istanbul con la nave Fascinosa e dobbiamo
Attenerci strettamente all’orario previsto per l’imbarco. Grazie se vorrete rispondermi.
Roberta Tavoschi
Comunque sia, domenica partirò per Istanbul! E se non potrò visitare la città come vorrei, non ha importanza. Forse, anzi ne sono convinta, la prossima volta troverò una Turchia migliore.
Siamo stati a Istanbul la settimana scorsa, da lunedì a domenica, nei giorni più problematici; non abbiamo avuto nessuna difficoltà, come turisti, perché la città è tale da permettere che contemporaneamente in una zona ci siano contestazioni, senza che che nelle altre ci siano difficoltà per chi non volesse condividerle.
Istanbul è meravigliosa e merita una visita, che grazie agli accompagnatori di scoprireistanbul permette di entrare in contatto con la realtà e con i problemi di chi ci vive.
Grazie ancora, e speriamo di tornarci presto; con l’augurio che le libertà che caratterizzano la Turchia non vengano soffocate.
Dovremmo partire per un tour organizzato da ” FRANCOROSSO” per Istambul e Cappadocia in quattro persone, il 1 luglio 2013-
Abbiamo tanto desiderato questo viaggio ma ora, l’incalzare degli ultimi eventi e disordini ci stanno creando un pò di preoccupazione e non è bello affrontare un viaggio non serenamente-
Pensiamo di non avere la possibilità di cambiare la prenotazione già effettuata-
Vorremmo capire se effettivamente Istambul in questo periodo sia pericolosa da visitare, anche per non creare apprensione ai familiari in Italia-
Penso che questi interrogativi, riguardano molte altre persone che hanno programmato da tempo la loro vacanza in Turchia-
Vi ringrazio per la risposta-
vorrei sapere, gentilmente, come è oggi la situazione ad istambul, considerando che domani mio figlio, con altri due amici, parte per istambul, ospite di un ragazzo che abbiamo a ns volta ospitato l’anno scorso. vi ringrazio
Tra pochi giorni dovremo partire. Alloggeremo presso l’Odda Hotel molto vicino a piazza Taskim. Dobbiamo preoccuparci e chiedere un cambio di hotel all’agenzia? Grazie molte per le preziose informazioni.
siamo tornati oggi da Istanbul, posso confermare che nonostante gli scontri a taksim a sultanahmet e tutto tranquillo e c’era molto gente e turismo…sembra fin assurdo che dall’altra parte della città sia successo quello che è successo…ciao
Ciao scoprireistanbul,
grazie sempre per le puntuali informazioni che ci fornite, sempre.
D’accordo in parte, poliza estremamente brutale, più che violenta direi, e attori, tanti attori che hanno mischiato le carte ponendo l’attenzione su temi tipo libertà di alcolici, bacio libero e pubblico, la guerra in Syria, quanto invece, probabilmente, coprire un’agenda politica ben precisa, la confusione.Quanto agli eventi in Europa, con tanti attori pure lì, mi sembra che siano figli della stessa madre che ci confonde rispetto a quello che è la realtà, e in questo mondo di incertezze globali è facile confondersi.
La Babs
Grazie, ogni notizia che ci arriva direttamente da Istanbul ci è molto preziosa. Dovremmo arrivare in città il 7 con tre bambini per un soggiorno turistico di qualche giorno e siamo molto preoccupati della situazione.
Il nostro hotel è in Sultanahmet e loro ci dicono che la situazione non è pericolosa.
Vi ringrazio fin d’ora per ogni ulteriore notizia che potrete fornirci; siamo sempre in tempo a rinunciare
Michela
Quel che non si dice pubblicamente è che il Partito per la giustizia e lo sviluppo (Akp) ha lentamente soffocato ogni tipo d’opposizione provando a mantenersi entro i confini della democrazia. La Turchia governata dall’Akp è un caso da manuale di come funziona una democrazia svuotata.
E questo non lo dico solo io ma anche i più attendibili organi di stampa britannici.
Il paragone fatto con paesi dell’Europa occidentale è improprio; qui, dimostrazioni a parte per la crisi economica, i sistemi democratici reggono e sono radicati; in Turchia purtroppo la democrazia è solo apparente.
Vi ringrazio tantissimo per le precisazioni.
Domani io e mia moglie saremo ad Instanbul per festeggiare il nostro trentesimo anniversario di matrimonio e per il 7 e l’8 di giugno ci affideremo a voi per la visita della città.
a presto
Maurizio
Grazie ero davvero molto preoccupata, una “primavera Turca” ?